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- LA SHOAH, PERCHE' NON ACCADA MAI PIU'.

12 aprile 2010

di Claudio Alessandri

   La storia plurimillenaria del popolo ebraico è costellata da una infinita serie di conquiste di popoli stranieri e di lunghi periodi di esilio; un destino certamente non comune che ancora oggi, fatte le dovute differenze temporali si accanisce su questo popolo che secondo la sua religione rivelata era in attesa di un unico Dio per donare loro una grande potenza politica e militare.
Non riconobbero quindi la divinità di Gesù e per motivi di carattere politico, lo condannarono alla morte in croce; subito gli ebrei vennero discriminati dai cristiani perché considerato deicida.

Questo popolo si è sempre distinto per la grande capacità nel campo commerciale, se prendiamo in considerazione il periodo nel quale il regno di Sicilia venne governato prima dai Normanni ed in seguito da Federico II di Svevia, gli ebrei che già abitavano l'Isola erano i maggiori rappresentanti nel commercio, e siccome la loro religione, contrariamente a quella cristiana, consentiva di prestare denaro ad usura, in genere si arricchirono a dismisura, giungendo persino a prestare il denaro necessario ad alcuni sovrani che si apprestavano ad iniziare una guerra.
Questa capacità imprenditoriale proseguì nei secoli giungendo fino ai nostri giorni destando, in particolari momenti di crisi economica, il profondo malumore dei cittadini che, grazie alla propaganda bugiarda di chi aveva interesse ad attribuire tutte le colpe agli ebrei, finì per tramutarsi in persecuzione crudele.

Questo fenomeno si sviluppò in modo particolare in Germania, nazione che dopo aver perduto la prima guerra mondiale, cadde in una crisi economica che sembrò irreversibile, quello era il momento propizio per coloro che volevano impossessarsi del potere per accusare, ancora una volta, di tutti i mali gli ebrei in generale ed in particolare quelli tedeschi.
All’inizio questa forma di persecuzione, cioè all’incirca nel 1933, fu abbastanza inavvertita, preso il potere in modo stabile da parte di Hitler e dei suoi seguaci nazisti, iniziò una forma sempre più violenta di discriminazione razziale nei confronti degli ebrei fino a giungere ad atti di vera e propria violenza, vennero espropriate le banche, venne proibita la frequenza scolastica ed altre iniziative al fine di rendere particolarmente doloroso e pericoloso il vivere in Germania.
Nel 1936, iniziò la vera e propria epurazione ebraica, vennero costruiti dei campi di concentramento sia in Germania che nei paesi nel frattempo conquistati, ben presto in questi campi vennero trasferiti tutti i nuclei ebraici, iniziava la fase più spaventosa dell’Olocausto Ebraico, le condizioni di vita erano talmente difficili sia per il vitto insufficiente, sia per il trattamento inumano riservato a questi derelitti che quando non erano più nelle condizioni di lavorare venivano eliminati prima con il gas venefico e poi bruciati nei forni crematoi.

E’ da notare che a subire questi abusi non furono solo gli ebrei, ma la stessa sorte venne riservata agli omosessuali tedeschi che, teorizzavano, inquinavano la pura razza ariana, gli oppositori politici e gli zingari, i testimoni di Jeova ed i Pentecostali, ecc..
Con la promulgazione delle leggi razziali, il terrore raggiunse anche l’Italia, a subire la persecuzione peggiore furono gli ebrei del ghetto di Roma che, oltre tutto, subirono l’inganno della promessa della salvezza in cambio di una notevole quantità di oro, l’oro venne raccolto con enorme sacrificio, ma la promessa non venne mantenuta, degli ebrei romani internati nei campi di Auschwitz o Buchenwald, solo per citare quelli maggiormente famigerati, ben pochi tornarono alle loro case, sorte toccata a migliaia di altri ebrei italiani.
Questa strage organizzata in modo scientifico terminò nel 1945 con l’occupazione del suolo germanico dell’esercito americano, inglese, russo, si stima che in questi campi dell’orrore persero la vita circa sei milioni di ebrei.
articolo del 12.4.2010 blogSicilia      

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