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- ANGELO DENARO, UN SECOLO DI PITTURA PER LA VITA

17 novembre 2008

di Claudio Alessandri

Ho avuto la ventura di incontrare Angelo Denaro e la sua pittura nolti anni addietro ed il mio interesse per questo dotatissimo artista, non è mai venuto meno.
Debbo dire che Denaro, nei tanti anni di vicinanza, non è mai venuto meno all’impegno, a volte gravoso, di coniugare arte e messaggio per la salvaguardia e sopravvivenza della natura, sotto le varie forme,sul nostro tormentatissimo pianeta.
E’ opportuno precisare che Angelo allo sbocciare del suo sentire pittorico non si sottrasse alle nuove tendenze artistiche, una sorta di ripensamento intimo e forse mai teorizzabile, almeno singolarmente, del ritorno al caos quale sacrificio espiatorio atto ad azzerare il passato. E’ giunto al culmine della parabola discendente di un passato grandioso, qualcosa di nuovo, più o meno con soluzioni credute originali, tentativi di partorire idee, regolarmente abortite, fortunatamente coinvolgendo pochi artisti veramente dotati, pittoricamente ed intellettualmente.
Nonostante ciò Denaro ha perseguito la sua idea per molto tempo incurante delle conseguenze negative dal punto di vista economico, ampiamente compensato dell’affermazione della sua idea che ha finito per fare breccia nella dura corazza dell’indifferenza del suo prossimo, “contaminato” da quell’urlo possente a richiamare l’umanità alla coerenza del vivere in armonia con il Creato.
L’utilizzo delle macchine gli servirà di soccorso alla fatica fisica, ma sarà indispensabile per la sopravvivenza del genere umano non divenire marionette al servizio della tecnologia spinta sino agli estremi confini della ragione.
Denaro si pone altre domande alla ricerca di un perché e s’inoltra nel mondo fantastico che vide nascere e l’affermarsi di pensieri “alti” che esulavano dal concetto del soddisfacimento dei soli bisogni primari. Era inevitabile che la spasmodica ma lucida ricerca di Denaro giungesse alle estreme propaggini della comparsa dell’uomo sul nostro pianeta e, in fine, giunge a cogliere una risposta che gli schiude l’orizzonte della genesi di una civiltà che condizionerà, nel bene e nel male, le sorti del Creato .
Angelo ha percorso il suo “viaggio” a ritroso nel tempo, è giunto ad una realtà irritante e scomoda da accettare. Infatti non l’accetta, la dipinge sulla tela con la precisione e l’onestà del cronista, del testimone.
Il suo è uno scontro titanico ed è lui per primo a rendersene conto, è cosciente del suo potere limitato in confronto ai colossi industriali di tutto il mondo, e forse proprio per questo la sua perseveranza è ancora più meritevole.
Leggendo i dipinti di Denaro prodotti in tanti anni di attività, è evidente l’accostamento di ciò che di più bello ci offre la natura in confronto alle brutture create dall’uomo spinto da una frenesia senza limiti, ne logica, al raggiungimento della ricchezza, l’evidente cecità non consente a questi “attentatori” dell’umanità, di comprendere che le loro immense ricchezze non varranno più nulla quando e forse presto, la superficie terrestre non sarà altro che uno smisurato, orrido deserto.
Nella sua ultima mostra ospitata presso la Galleria di Villa Niscemi, e presentata in catalogo dal Prof. Fabrizio Costanzo, Angelo Denaro ha esposto le sue opere, non moltissime, per evidenti ragioni logistiche, ma esaurienti a descrivere il suo articolato percorso artistico.

articolo del 17/11/08
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