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Testi

- FILIPPO SCIMECA

 Le opere di Filippo Scimeca si presentano in tutta la loro esuberanza di forme e di colori, in un vorticoso movimento, a negare la staticità quale oscuramento della fantasia; gli accostamenti di “corrente” non mancano, eppure siamo lontani da precise risonanze stilistiche, poiché scorgiamo una originalità incontestabile, non negazione di precedenti esperienze, ma certamente frutto di ricerca intima e sofferta per donare nuova forza espressiva ad un mondo che classifica e costringe in un “umiliante cantuccio” anche le anime libere.

 Scimeca, nella sua monografia titolata “Il divenire del tempo” spiega con chiarezza le scelte pittoriche e scultoree: “Ho sentito il desiderio di farle e le ho fatte”. Una libera scelta quindi, nel tentativo, a nostro avviso riuscito, di scrollarsi dalle spalle il giogo divenuto pesante di una tradizione figurativa che, se non espressa ai massimi livelli, non fa che scimmiottare un passato esaltante ma che ha finito per esaurire la carica creativa che l’aveva vista nascere ed imporsi nell’arco di molti secoli. Ed eccoci così ad ammirare le creazioni di Scimeca: geometrie eleganti e volute armoniche esaltate da colori o dal lucore del bronzo. …

           Claudio Alessandri

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