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- ANTONINO LETO IN MOSTRA A PALAZZO BRANCIFORTE A PALERMO.

24 luglio 2013

di anna scorsone alessandri

   La fondazione Sicilia dedica una mostra al pittore Antonino Leto, mettendo in mostra 13 opere appartenenti alla propria collezione pittorica. “Un secolo e non si vede” è il titolo dell’esposizione allestita dal 27 maggio al 29 settembre 2013 presso Palazzo Branciforte: Palazzo cinquecentesco ubicato in Via Bara all’Olivella 2 nel cuore di Palermo, sede della Fondazione Sicilia; riaperto al pubblico il 23 maggio 2012 a seguito di un’opera di restauro avviata nel 2008 dall’arch. Gae Aulenti che ha portato al ripristino della strada interna che collegava i due ingressi, la scuderia e i giardini danneggiati dai bombardamenti. Tra le parti di maggior pregio dell’edificio, spicca la struttura lignea che ospitava il banco dei pegni di Santa Rosalia, composta da scaffalature alte sino al soffitto. Sempre su disegno di Gae Aulenti è anche l’auditorium, con tecnologia all’avanguardia. Al primo piano dell’edificio la grande biblioteca che contiene circa cinquantamila volumi, le sale ospitano le collezioni numismatiche, filateliche e le sculture. La sala è sovrastata da un grande affresco di Ignazio Moncada di Paternò.

I dipinti di Antonino Leto in mostra nella Sala della Cavallerizza
, dove è già ospitata la ricca collezione archeologica della Fondazione, raccontano l'evoluzione stilistica e lo sviluppo del linguaggio pittorico di Antonino Leto. La luce, le atmosfere del paesaggio mediterraneo stimolano la fantasia di scrittori, viaggiatori e poeti; c’è qualcosa di magico nelle infinite distese di verde e i suoi colori vibranti di luce.

Partecipa alle mostre nazionali e internazionali dove riscuote un grande successo di pubblico e di critica. Eppure non gli basta. Il consenso del pubblico sembra non appagarlo. Ignazio Florio nel 1873 finanzia i suoi studi fiorentini e successivamente vince con un dipinto “La raccolta delle olive”: il dipinto è un immenso ulivo dal tronco nodoso, scavato dal tempo e dalle intemperie che affonda le radici nella terra e i rami frondosi verso l’alto in segno di vita e di speranza; intorno all’albero figure indistinti di contadini, uomini e donne.
 
Nel 1880 Leto lavora con i Florio all’affresco di una delle sale del villino dell’Olivuzza. Due anni dopo si trasferisce a Capri per dare libero sfogo alla sua creazione. In questo clima di tranquillità nascono I faraglioni di Capri, Le marine di Ischia e ogni elemento assume nuova vita per Leto. Il colore vibra per rendere preziose le trasparenze dell’azzurro del mare, il suo lavoro così sublimato assume nuovi aspetti. Il paesaggio si colora di nuovi significati, la natura diviene non più oggetto di imitazione ma fonte di emozioni.

Nella mostra è possibile ammirare uno dei primi lavori di Leto: Lo stabilimento enologico Florio a Marsala e i dipinti realizzati durante la sua permanenza a Napoli e Firenze quando l’artista si avvicina alla Scuola Macchiaiola (Scena Agreste e L’ultimo tacchino) inoltre, la Fanciullezza di Zeus, quadro mitologico lontano dalla solita produzione di Leto, a completare il percorso è La mattanza a Favignana; uno dei quadri più significativi apprezzati dall’artista.

La mostra accompagnata da documenti bibliografici e d’archivio, completa il percorso artistico e personale di Leto.
Fondazione Sicilia – Palazzo Branciforte, Via Bara all’Olivella, 2 – Palermo.
Orari: Martedì – Domenica 10,00 – 19,30 – Lunedì chiuso. Biglietto 3 euro, 7 euro con la visita completa del Palazzo Branciforte.  
 La fanciullezza di Zeus
http://www.siciliainformazioni.com/sicilia-informa zioni/51182/palermo-antonino-leto-in-mostra-a-pala zzo-branciforte

http://www.pittorica.org/public/comunicati-stampa/ antonino-leto-un-secolo-e-non-si-vede-palazzo-bran ciforte-palermo-6646.asp

http://www.equilibriarte.net/eventscal/13127&t itle=antonino-leto

- ANTONINO LETO IN MOSTRA A PALAZZO BRANCIFORTE A PALERMO.